L’obesità riconosciuta in Italia come patologia
L’Italia si appresta a diventare il primo Paese al mondo a riconoscere ufficialmente l’obesità come una malattia. La proposta di legge recante «Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità», recentemente approvata alla Camera dei Deputati, sancisce che l’obesità non è più considerata una condizione da stigmatizzare o colpevolizzare, ma una malattia cronica, progressiva e recidivante. Questo riconoscimento è un passo epocale che apre la strada a un nuovo approccio sanitario e sociale nei confronti di milioni di italiani.
La normativa prevede l’inclusione delle prestazioni relative alla cura dell’obesità nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ossia quelle garantite in modo uniforme dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’obiettivo è assicurare pari accesso alle cure, superando le disuguaglianze e lo stigma ancora diffuso.
Una patologia che riguarda sei milioni di italiani
In Italia l’obesità colpisce circa il 12% della popolazione adulta, pari a quasi 6 milioni di persone. A questi si aggiunge una preoccupante incidenza dell’obesità infantile: secondo i dati ISTAT, il 19% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso e il 9,8% è obeso. La distribuzione geografica mostra forti diseguaglianze, con incidenze più elevate nelle regioni del Sud e nei comuni di minori dimensioni.
L’obesità comporta conseguenze significative per la salute pubblica, essendo associata a patologie gravi come diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumori. L’onere economico sul sistema sanitario è stimato in oltre 13 miliardi di euro l’anno, tra costi diretti e indiretti. A livello globale, il World Obesity Atlas stima che entro il 2035 il peso economico dell’obesità potrebbe raggiungere i 4,32 trilioni di dollari annui.
Chi potrà usufruire dei livelli essenziali di assistenza
Il disegno di legge stabilisce che i «soggetti affetti da obesità» abbiano diritto a usufruire delle prestazioni previste nei LEA. Ciò include visite specialistiche, esami diagnostici, trattamenti farmacologici, interventi chirurgici (come la chirurgia bariatrica) e supporto per modificare gli stili di vita. L’obiettivo è garantire a queste persone un percorso terapeutico personalizzato e continuo, nel rispetto dell’equità territoriale. Il testo riconosce anche l’importanza della prevenzione sin dalla tenera età, includendo campagne informative nelle scuole e programmi di formazione per medici, pediatri e operatori sanitari.
Il Programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità
Per sostenere l'attuazione della legge è stato istituito un Programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità. Questo prevede un finanziamento iniziale di 700.000 euro nel 2025, 800.000 euro nel 2026 e 1,2 milioni di euro annui a partire dal 2027. Il programma comprenderà una serie di iniziative: promozione dell’allattamento al seno, educazione alimentare, incentivazione all’attività fisica e azioni di sensibilizzazione contro lo stigma sociale. Inoltre, è previsto un Osservatorio nazionale sull’obesità, istituito presso il Ministero della Salute, con compiti di monitoraggio e raccolta dati.
I contenuti del disegno di legge: gli articoli
La proposta di legge si articola in sei articoli, ciascuno con un ruolo specifico nella definizione e nell'attuazione delle misure previste per affrontare l'obesità in Italia.
L’articolo 1 stabilisce i principi ispiratori e le finalità generali della normativa, riconoscendo ufficialmente l’obesità come una malattia di tipo progressivo e recidivante. Si afferma la necessità di contrastarla attraverso un approccio integrato fatto di prevenzione, cura e sensibilizzazione.
L’articolo 2 garantisce che le persone affette da obesità possano accedere alle prestazioni incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), assicurando così equità nell’accesso alle cure su tutto il territorio nazionale.
Con l’articolo 3 vengono stanziati i fondi necessari per finanziare il Programma nazionale per la prevenzione e la cura dell’obesità, indicando anche i criteri per la distribuzione delle risorse tra le Regioni.
L’articolo 4 prevede la creazione di un Osservatorio per lo studio dell’obesità, che sarà istituito presso il Ministero della Salute. Questo organismo avrà compiti di monitoraggio, analisi e promozione di stili di vita sani.
L’articolo 5 attribuisce al Ministero della Salute la responsabilità di avviare e coordinare campagne di informazione e sensibilizzazione, rivolte alla popolazione, per promuovere corretti stili alimentari e incentivare la pratica dell’attività fisica.
Infine, l’articolo 6 disciplina gli aspetti finanziari, specificando le modalità con cui saranno coperti gli oneri economici derivanti dall’attuazione della legge.
Un passaggio epocale
Il riconoscimento dell’obesità come malattia da parte dello Stato italiano rappresenta una svolta storica nella gestione della salute pubblica. Attraverso una proposta di legge articolata, l’obesità viene finalmente sottratta allo stigma sociale per essere affrontata con strumenti concreti e inclusivi, grazie all’inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza. L’istituzione di un programma nazionale e di un osservatorio specifico segna l’impegno a lungo termine per contrastare una delle più gravi emergenze sanitarie del nostro tempo, promuovendo un approccio integrato che coinvolge scuole, famiglie, medici e istituzioni. L’Italia, prima al mondo con una legge di questo tipo, si pone così all’avanguardia nella lotta contro l’obesità.
#resetWeight, la nuova soluzione sanitaria digitale per la gestione del peso di Affidea in collaborazione con Roczen
In questo contesto, Affidea ha partecipato recentemente al Congresso Europeo sull'Obesità ECO a Malaga, insieme ai partner di Roczen, per presentare Affidea #resetWeight, la nuova soluzione sanitaria digitale per la gestione del peso, ora disponibile in Italia. Affidea resetWeight è un programma medico avanzato, costruito per accompagnare i pazienti in un percorso personalizzato, sicuro e sostenibile, che integra supporto clinico, nutrizionale, psicologico e, se necessario, farmacologico, sotto stretta supervisione medica. Il tutto è reso possibile grazie a un’app digitale intuitiva, che consente un monitoraggio continuo e un supporto costante.
I nostri servizi