Chirurgia epato-bilio-pancreatica: cos’è, quando si fa e a cosa serve


09/06/2025


La chirurgia epato-bilio-pancreatica è una delle specialità più avanzate e complesse della chirurgia addominale, sia per la delicatezza degli organi coinvolti che per la complessità tecnica degli interventi. Riguarda il trattamento chirurgico di tre organi chiave: fegato, vie biliari e pancreas. Questi distretti anatomici sono profondamente interconnessi e spesso colpiti da patologie gravi, sia benigne che maligne.
 

Cosa si intende per chirurgia epato-bilio-pancreatica

Il termine “epato-bilio-pancreatico” fa riferimento a tre strutture:

  • Epato: cioè il fegato;

  • Bilio: le vie biliari, ovvero i dotti che trasportano la bile;

  • Pancreatico: il pancreas.

La chirurgia su queste aree comprende una serie di interventi complessi, come:

  • Resezioni epatiche (segmentarie, maggiori, subsegmentarie);

  • Pancreatectomia (totale, distale con o senza splenectomia, resezioni parziali);

  • Duodenocefalopancreasectomia;

  • Chirurgia delle vie biliari (resezioni, derivazioni biliari, ricostruzioni).

Queste procedure vengono effettuate con il paziente sotto anestesia generale e, in alcuni casi, possono essere eseguite con approccio mininvasivo, come la laparoscopia o la chirurgia robotica.
 

Perché sottoporsi a un intervento epato-bilio-pancreatico?

Questo tipo di chirurgia viene indicato principalmente per il trattamento di patologie benigne e maligne che colpiscono fegato, pancreas o vie biliari. In molti casi si tratta di neoplasie – come il tumore del pancreas, il colangiocarcinoma o le metastasi epatiche – che richiedono un approccio chirurgico radicale per aumentare le possibilità di guarigione o prolungare la sopravvivenza. Tuttavia, non tutte le indicazioni sono oncologiche: anche alcune patologie benigne, come cisti complesse, calcolosi recidivanti con complicanze o lesioni sospette, possono rendere necessario un intervento.

I motivi principali per cui un paziente può dover affrontare un intervento di questo tipo includono:

1. Tumori maligni

  • Tumore del pancreas

  • Colangiocarcinoma (tumore delle vie biliari)

  • Epatocarcinoma (tumore primitivo del fegato)

  • Metastasi epatiche, soprattutto da tumori colorettali

2. Patologie benigne

  • Cisti epatiche complesse

  • Pancreatiti croniche con complicanze

  • Calcolosi delle vie biliari non trattabile con endoscopia

  • Lesioni benigne a rischio di trasformazione

La chirurgia può rappresentare la terapia principale, oppure essere parte di un trattamento integrato con chemioterapia o radioterapia, in base alla patologia. La scelta di procedere con la chirurgia viene sempre valutata attentamente da un’équipe multidisciplinare, considerando lo stadio della malattia, le condizioni generali del paziente e i potenziali benefici rispetto ai rischi.